Prime bottiglie di Zenato
di Lara Loreti
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VERONA. Nuove etichette, bottiglie che vanno a ruba e soprattutto investimenti di capitali freschi. Il mondo del vino continua a inchinarsi a Bolgheri e più in generale alla provincia livornese, il cui fascino è tutt’altro che sopito. Basta fare un giro tra gli stand del padiglione di Vinitaly dedicato alla Toscana per rendersene conto. L’eco della ricchezza della costa etrusca, con tutta la sua storia e le sue tradizioni, è arrivata oltreoceano, riuscendo a sedurre anche grandi imprenditori argentini.
E che dire di una delle storiche famiglie venete del vino, gli Zenato di Peschiera del Garda, che ha investito nel cuore di Bolgheri? Dopo gruppi come Gaja, Berlucchi, Allegrini, Banfi e Knauf (Campo alla Sughera), anche Zenato punta sulla magia del territorio all’ombra dei cipressi carducciani. L’azienda ha acquistato una proprietà sulla via Bolgherese nel 2013: un podere, coltivato per 3,8 ettari, che è stato ribattezzato Prospero in onore di donna Carla, moglie del patron Sergio Zenato. E proprio ieri a Vinitaly l’azienda ha presentato la sua prima e (finora) unica etichetta, Bolgheri Doc 2013, che ha già riscosso il plauso dei primi assaggiatori, tra esperti e pubblico. Una soddisfazione immensa per Carla Prospero Zenato: «Bolgheri è un modo di essere – ha detto l’imprenditrice – e io me ne sono innamorata a prima vista. È una zona che dà emozioni forti,
ispirazione, un luogo che fa rinascere».

pubblicato su "Il Tirreno" e su "iltirreno.it"