Vino, produzione 2015 a 50 mln di hl e aziende sempre più propense a innovare
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Più che una sorpresa è la conferma di un dato già stimato in positivo, che però gli ultimi indicatori danno in ulteriore e netto miglioramento. Riguarda la produzione italiana di vino nel 2015, appunto già stimata prossima a 49 milioni di ettolitri (rispetto a 44,3 milioni nel 2014) che, stando a un quadro pressoché definitivo tracciato da Agea, viene collocata a un pelo dal tetto di 50 milioni di ettolitri.
Un milione di ettolitri in più non sono briciole e, di sicuro, fanno comodo avere a disposizione, considerato quanto sta emergendo sul mercato domestico, tornato dopo alcuni anni a girare per il verso giusto. E questo non può che fare bene agli operatori, soprattutto a quanti già godono del buon andamento dell’export. Che lo scorso anno, vale la pena riprenderlo, ha totalizzato un incremento in valore del 5,4%, a 5,4 miliardi di euro.
Il buon umore traspare dai tanti commenti ascoltati qui e là negli stand di questa cinquantesima edizione di VinItaly, che il Capo dello Stato Mattarella, intervenuto ieri all’inaugurazione, ha interpretato come il Salone della “ripresa e dell’innovazione”. Due variabili che mai come in questa occasione hanno trovato pronte le case vinicole, un po’ tutte con i fatturati in crescita e con nuovi prodotti e iniziative sulla rampa di lancio. Se n’è parlato di alcuni in articoli precedenti e se ne aggiungono ancora altri.
Per stare ai primati, i fratelli Alberto e Nadia Zenato della omonima cantina di Peschiera del Garda ne vantano più di uno. C’è quello dei 50 anni di presenza continua a VinItaly, celebrato con un libro dal titolo (“Monte di Costalunga in Valpolicella”) evocativo della terra che ospita parte dei vigneti di proprietà; c’è il lancio di due nuovi vini (un Lugana e un rosso Garda Cabernet) firmati dal brand Sansonia della signora Carla, madre di Alberto e Nadia.
Infine la presentazione di un rosso a base Cabernet e Merlot il cui nome dice tutto sulla provenienza: “Bolgheri, podere Prospero”, prodotto con le uve di un’azienda che la signora Carla e suo marito Sergio acquistarono molti anni fa, ma di cui non s’è mai saputo nulla e che ora i giovani Zenato hanno “osato” darne comunicazione con questo primo prodotto. Anche a questo serve VinItaly.

pubblicato su "nicoladantebasile.blog.ilsole24ore.com"